FRANCESCHINI SI RACCONTA… a Mirabello e a Bondeno.

 

Dopo Lignano – con uno spettacolo serale e una divertente testimonianza al mattino di fronte a un pubblico di 280 bambini delle scuole – il nostro comicista torna sul palco con nuovi prossimi appuntamenti “a casa”.

Venerdì 26 ottobre a MIRABELLO verso le ore 12 varcherà la soglia delle scuole medie “G. Golinelli”: una pedalata in salita, dai banchi in sui sedeva quando frequentava questo istituto, “alla cattedra”, ma per infondere nei giovani la motivazione all’agire.

Sabato 27 ottobre a BONDENO alle ore 21:00 Paolo parteciperà alla nona edizione di Sportivi nel cuore, l’evento nato per ricordare gli sportivi del territorio che non sono più tra noi. “Sport e salute. Non è mai troppo tardi per iniziare a fare sport” è l’argomento che farà da sfondo all’evento, trattato da medici e pazienti che hanno vissuto i grandi benefici dell’attività sportiva. A Franceschini ben si adatta il tema; racconterà la sua impresa in mtb della gara sull’Himalaya. Presso la palestra del liceo in via Manzoni 2.

Prima tappa del tour “Franceschini si racconta”

Nella mattinata del 16 marzo Paolo ha raccontato il suo viaggio in Himalaya e i suoi sogni agli alunni della Primaria del Comprensivo di Castelmassa.
Bambini di 4^ e 5^ elementare che, a loro volta, gli hanno raccontato i loro di sogni.

È particolarmente bello sapere che, ancora oggi, ci sono bambini che sognano di diventare astronauti. Dopotutto lo diceva anche Walt Disney: se puoi sognarlo, puoi farlo! Chissà, magari un giorno vedremo davvero quel bambino, con la tutona da astronauta, che prima di salire sulla navicella dirà…DAI!

PAOLO FRANCESCHINI QUARTO ALL’HIMALAYAN HIGHEST MTB RACE

Paolo Franceschini, attore e comico ferrarese, è rientrato in Italia, dopo il prestigioso risultato (da non professionista) ottenuto nella competizione più alta del mondo, la HHMR – Himalayan Highest MTB Race, andata in scena nel Ladakh dal 4 al 9 luglio.

La preparazione (legata alla quota, perché il dislivello totale è stato di 9000m) è cominciata 6 mesi fa, con una tabella programmata con preparatore e nutrizionista, indispensabile per affrontare la gara, e allenamenti 5 volte a settimana. Il tutto per affrontare, un pò per gioco un po’ per curiosità, la prima sfida da vero atleta.

“Ho trascorso 2 settimane in Nepal, di cui 1 di solo allenamento, utilizzando il giorno prima della gara come tappa di avvicinamento; – racconta il comico ferrarese – si dormiva in bivacco, senza servizi igienici, in puro stile “wild” ed è stato anche questo il fascino di questa avventura. Un’esperienza che mi ha lasciato molto.

La mattina sveglia con i locali dei villaggi che ci portavano il tè, e poi alle 8 partivano le gare. Sono arrivato terzo in 2 delle 5 tappe ma per la classifica generale sono quarto, ma va benissimo così!

Abbiamo fatto 5 tappe su 6 previste inizialmente, ma una è stata cancellata causa molta neve scioltasi per il livello delle temperature estive e la strada totalmente allagata.

La competizione si è svolta lungo 3 passi: Tangangla, Waryla e Kardungla, a 5602 metri, il passo più alto del mondo. Tra vette e paesaggi veramente impagabili.

Il viaggio è stata anche un’occasione per la solidarietà: il 2° giorno abbiamo infatti consegnato materiale vario a una scuola, in collaborazione con la Casa del Tibet Nomadic Residential School Puga; qui il governo indiano sta costruendo edifici in territori di popolazioni nomadi che vivono di pastorizia, ad oltre 4000 metri, con l’obiettivo di scolarizzare le popolazioni più svantaggiate. E per gli 82 bambini ospiti, mini show finale con cabaret!

L’ultimo giorno il momento più difficile, proprio sull’ultima tappa, ad oltre 5500 metri, senz’aria, e con gli ultimi 3km su una strada distrutta, completamente senza fiato. Me la sono vista brutta, ma ho giocato le ultime energie e l’arrivo è stata un’emozione indimenticabile”.

Conferenza Stampa

Il 20 giugno si terrà la conferenza stampa del progetto presso la Regione Emilia-Romagna (Sala Stampa, viale Aldo Moro, 50 Bologna – Piano Ammezzato).
Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, così si esprime a proposito del progetto: «Lo sport è una passione che può aiutare a dare il meglio di sé: la sfida di Franceschini non è solo un’impresa sportiva è un sogno che si avvera e che dimostra come con sudore, convinzione e impegno si possano raggiungere i migliori risultati. Come Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna ci è sembrato naturale sostenere e raccontare questa storia: è un modo per narrare le imprese di un nostro corregionale che ha deciso di arrivare fin sul tetto del mondo. È un modo per promuovere il nostro territorio e la passione che tutti ci contraddistingue».

Con Serato dagli States all’Himalaya

da “Anche Franceschini parla” – articolo del 22 Maggio 2017

Tra allenamenti e pedalate varie, una giornata particolarmente divertente, nonché alternativa, è coincisa con l’incontro con Bruno Serato.

Bruno è uno chef originario di San Bonifacio, in provincia di Verona, emigrato più di 30 anni fa negli Stati Uniti […]. Il fatto che negli USA un ristorante italiano possa ottenere successo è quasi una certezza, soprattutto quando c’è la qualità assicurata da uno come Bruno.
La cosa che lo fa emergere da centinaia di cucine italiane esportate, è lo spessore umano. Dal 2005 Bruno ha cominciato a offrire dei piatti di pasta a bambini indigenti che vivevano in condizioni critiche nella sua città, Anaheim in California, vicino a Los Angeles.
So che, per la visione di American Dream che abbiamo sempre sotto agli occhi, è difficile pensare che negli USA ci sia gente che non se la gode; eppure la realtà ci sciorina numeri preoccupanti di persone che vivono a contatto con la povertà pure nel Paese esportatore di democrazia.
Così, grazie ad un’intuizione di sua madre Caterina, dai primi piatti di pasta del 2005 è arrivato, ad oggi, a regalare più di 3000 pasti al giorno ai bambini bisognosi.
La voce ovviamente si è sparsa in fretta e 4 anni fa è stato eletto dalla CNN “Eroe dell’anno” […] e ora la sua fondazione (www.caterinasclub.org) ha un mucchio di sostenitori non solo negli Stati Uniti ma anche in alcuni posti sparsi nel mondo, tutti ovviamente con lo stesso scopo: dare un piatto di pasta a chi è più sfortunato.
Quel che farò io per lui sarà solo simbolico e una piccola goccia in tutto quel mare, ma essere suo testimonial per l’Himalaya, di certo un po’ mi inorgoglisce.